Il mal di testa è un appuntamento fisso per molte persone. Può essere primario (se la sua insorgenza non è collegata ad una malattia) oppure secondario (sintomatico, per la presenza di una causa clinica: artrosi cervicale, sinusite, febbre, intossicazione, disturbi della vista, crisi ipertensive, ciclo mestruale per esempio).
Il mal di testa primario, detto essenziale o idiopatico, può manifestarsi in tre modi:
◊ emicrania (dolore localizzato a metà del capo, a volte associato a nausea, vomito, senso di freddo, intolleranza a luce e rumori). L’attacco dura in media 2 ore, preceduto da segni premonitori (es. sonnolenza e diarrea);
◊ cefalea a grappolo (caratterizzata da un violento e improvviso dolore da un solo lato della testa, in genere dietro l’occhio, accompagnato da lacrimazione e ostruzione nasale), 

◊ cefalea muscolo-tensiva (la sofferenza provocata dalla contrazione della muscolatura del capo e del collo, con dolore che parte dalla nuca e in poco si diffonde fino alla fronte).


Alcuni studi scientifici hanno verificato che grazie all’identificazione ed alla conseguente eliminazione, anche momentanea per un cosiddetto "washout", dei cibi non tollerati riducono nettamente i sintomi del mal di testa. Il miglior suggerimento che possiamo darvi è di venire a trovarci e affrontare insieme la questione.

Provate però a ridurre drasticamente questi cibi per vedere se la questione possa interessarvi direttamente:

Gli alimenti assolutamente da evitare sono

1 - quelli conservati, in particolare in scatola oppure liofilizzati, le salse di pomodoro che contengono additivi e conservanti responsabili degli attacchi;

2 - le bevande alcoliche (il vino rosso contiene dosi elevate di tiramina, una sostanza che determina un aumento di adrenalina nel sangue; alcuni vini bianchi che possono dare disturbi per via dei metodi di vinificazione.

3 - il cioccolato sotto all'85% ed i suoi derivati (il cacao contiene la betafeniletilamina, una sostanza che altera la produzione di serotonina implicata nelle crisi di emicrania);

4- crauti e patate che, come il vino rosso, contengono tiramina;

5 - dadi da brodo, salsa di soja industriale e altri cibi confezionati: questi alimenti possono contenere glutammato di sodio, o "miglioratore di sapidità" utilizzato per migliorare il sapore degli alimenti. Esso è contenuto in alcune salse di soia, tanto che anni fa era stata individuata la “sindrome da ristorante cinese”, caratterizzata da mal di testa e nausea causati da quel composto aggiunto alla soia per insaporirla.

6- Da evitare i formaggi stagionati, come parmigiano se non sopra i 30 mesi di stagionatura, taleggio e provola, che contengono tiramina;

7 - il pesce e i crostacei congelati: quando sono precotti, come nel caso dei crostacei o dei surimi, possono dare luogo ad attacchi di mal di testa;

8-  salumi, le carni stagionate o affumicate, la selvaggina, il pesce salato ed essiccato;

9 - gli alimenti da fast food: questi cibi possono contenere nitriti, sostanze usate per la conservazione ed essere responsabili di crisi di emicrania particolarmente dolorose;

10- zucchero puro e ai cibi troppo zuccherini, che provocano un picco di glucosio nel sangue (glicemia) e d’energia, che però crolla di nuovo improvvisamente e questo effetto “montagne russe” è uno dei fattori scatenanti del disturbo.

11- tutti i cibi ricchi di ammine biogene (come l’istamina), così come molti additivi (nitriti e solfiti, glutammato), cibi grassi o fritti, bevande alcoliche, carenza o eccesso di caffeina.

Vi suggeriamo allora, per aiutare il vostro medico di base o il naturopata che vi aiuta, di compilare per qualche giorno un diario alimentare nel quale indicate i tipi di alimenti assunti, le quantità, gli orari dei pasti e la comparsa del disturbo. 

Vi aspettiamo con il diario alimentare per ascoltarvi ed aiutarvi

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