Il konjac (Amorphophallus konjac) è una pianta originaria dell’Asia ed è utilizzata da più di 1000 anni dagli asiatici come alimento terapeutico, mentre in Occidente è più noto come integratore alimentare. È uno spezza-fame ricco di fibre e povero di calorie, proprietà che lo rende un eccellente alleato della forma fisica.
Nell’erboristeria tradizionale asiatica il konjac è utilizzato per trattare il cancro e il diabete, mentre in Occidente è piuttosto apprezzato per le sue proprietà di aiuto-regolatore del metabolismo lipidco e glicidico.
Il konjac aiuta a ridurre il numero di calorie ingerite durante un pasto dando, inoltre, senso di sazietà. Le radici del konjac presentano infatti un’elevata concentrazione di glucomannano, una fibra che aumenta di volume a contatto con i liquidi e riempie quindi lo stomaco provocando una sensazione di sazietà e allo stesso tempo riducendo l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi.
Grazie all’indice glicemico particolarmente ridotto, favorisce anche la riduzione dei picchi insulinici e regola il metabolismo, permettendo così di tenere meglio sotto controllo lo stoccaggio dei grassi.
Un'opera di cucina giapponese risalente alla fine del XVIII secolo, indica il konjac come alimento dalle molteplici virtù terapeutiche. Nei paesi asiatici, in cui sono noti gli effetti benefici delle fibre solubili per la salute, la farina di konjac viene utilizzata come ingrediente in cucina e gli asiatici assumono questa pianta per favorire la regolarità del transito intestinale e l’eliminazione delle tossine da parte del sistema digerente.
L’assunzione del konjac può causare emissione di gas, feci molli o la sensazione di aver mangiato troppo: questi disturbi scompaiano riducendo il dosaggio.
Studi sul konjac hanno dimostrato che questa pianta sembrerebbe favorire la regolazione del tasso di colesterolo cattivo (LDL) e di trigliceridi nel sangue. Dal momento che il konjav è ricco di fibre del glucomannano, può essere considerato utile nel trattamento dei problemi di costipazione. Altri studi clinici hanno permesso di stabilire che l’assunzione di konjac può aiutare a ridurre in misura moderata il tasso glicemico nei soggetti diabetici o obesi. Secondo uno studio preliminare condotto su soggetti diabetici, sembrerebbe che il konjac sia in grado di ridurre il tasso di grelina, un ormone che controlla l’appetito.
Ok, tutto molto bello, ma come si mangia questa radice? Non sembra essere appetitosa...Invece sì!! Questa radice favolosa viene trasformata in farina prima e poi in pasta che prende il nome di Shirataki.
Questo termine, fa riferimento all'aspetto degli spaghetti e significa "cascata bianca".
Gli Shirataki sono costituiti essenzialmente da acqua e glucomannano, un polisaccaride idrosolubile ricavato anch'esso dalla radice di konjak che a sua volta contiene 16 tipi di amminoacidi. Questa pasta, oltre ad essere gluten free, è ricca di fibre e di sali minerali come ferro, calcio, fosforo, zinco, cromo e rame e vanta un basso apporto calorico. È indicata per chi voglia ridurre l'assunzione di carboidrati seguendo una dieta specifica ed è considerata adatta per l'alimentazione dei diabetici. È adatta a chi segue un regime alimentare ipocalorico.
Insomma, se volete perdere qualche kg, ridurre la porzione quotidiana di carboidrati, senza rinunciare ad un abbondante piatto di pasta pronto in 4 minuti, allora questo è un prodotto che fa per voi!