Ecco un capitolo fondamentale di chi voglia stare bene ripulendo e detossificando il corpo. L'acqua é il secondo nutriente, dopo l’aria, di cui non possiamo privarci se non per alcuni giorni.
Una corretta depurazione non può che iniziare con una corretta idratazione. L’organismo é prevalentemente composto da acqua (siamo intorno al 50-60% del peso corporeo).

Ma quanto devo bere?

L’apporto di acqua che dovremmo raggiungere si calcola su una base di 30-35 ml per chilo di peso corporeo. Ne consegue logicamente che un’adeguata idratazione é la chiave per ottenere uno stato di salute ottimale, e se non si é idratati come dovremmo, tutto quello che possiamo fare per restare in salute non sarà sufficiente per risultati duraturi e solidi.
Ricordiamoci infatti che possiamo vivere abbastanza senza cibo, ma non altrettanto possiamo fare senza acqua. La disidratazione compromette l’omeostasi, cioé la capacità dell’organismo di autoregolarsi, e aumenta il rischio di calcoli e disordini dell’apparato urinario e non solo.
Uno studio che ci sembra avere un’importanza capitale, ad esempio, propone un’ipotesi quantomeno interessante circa una possibile correlazione fra il senso di affaticamento cronico della sclerosi multipla e la disidratazione. I disordini relativi ai fluidi sono fra i più frequenti problemi che si incontrano comunemente ed anche la medicina clinica lo evince chiaramente e lo denuncia con frequenza.
Ora che abbiamo capito l’importanza capitale di bere acqua, e che abbiamo determinato quanta acqua bere, resta da considerare quale acqua scegliere.

 

Quale acqua scegliere?

È bene, in generale, scegliere delle acque minimamente mineralizzate, che si classificano come bicarbonato-calciche. Le acque bicarbonato-calciche risultano più diuretiche di quelle sodiche, inoltre svolgono sullo stomaco e sul fegato un’azione di stimolo, che si traduce in un’evidente facilitazione della funzione digestiva.

Le direttive in merito sono estremamente semplici e chiare:

Una buona acqua potabile, favorevole alla vita, dovrebbe avere un basso residuo fisso, inferiore a 60-100 mg/litro secondo le necessità; un pH acidulo o neutro (compreso tra 6 e 7) e una conducibilità non inferiore a 6000 Ohm per cm (il valore in Ohm si ottiene con un semplice calcolo matematico, dividendo il numero “1.000.000” per la cifra indicata in etichetta di micro-Siemens/cm). I dati sono quelli accettati dalla Società Internazionale di Bioelettronica di L.C. Vincent ed utilizzati in tutto il mondo dagli anni 30 del secolo scorso.

Un fattore da tenere in considerazione sempre é la durezza, ossia il contenuto di sali di calcio e di magnesio presenti nell’acqua. Sono i sali di questi due elementi che causano, in soluzione, la presenza di elementi calcarei nocivi alla funzionalità di reni e fegato. A seconda della concentrazione calcarea, le acque vengono definite dolci, semi dure, dure e molto dure. Meglio scegliere acque con un basso indice di durezza.

La domanda che spesso mi viene rivolta poi è inerente il tipo di acqua migliore. Meglio una minerale o un'oligominerale?

La risposta, come spesso succede, è: dipende. Vediamo insieme una differenza di base fra i vari tipi di acqua:

IPOMINERALE - minimamente mineralizzata, riduce la quantità di sali minerali utili all’organismo

OLIGOMINERALE - mantiene la quantità di sali minerali utili all’organismo

MEDIO-MINERALE - apporta sali minerali utili all’organismo

IPERMINERALE - fortemente mineralizzata, apporta una forte quantità di sali minerali, *su prescrizione medica

Allora vediamo di spiegare meglio il senso di "dipende", fermo restando che il migliore consiglio che possiamo darvi, è sempre quello di venire a consultare un professionista che riesca a vedere nello specifico quali sono le vostre esigenze. Informiamoci e restiamo sempre attenti, ma affidiamoci a veri professionisti della salute.

  IPOMINERALE OLIGOMINERALE MEDIO-MINERALE IPERMINERALE
Alimentazione prescrizione medica
Idratazione    prescrizione medica
Sport      prescrizione medica
Donne giovani      prescrizione medica
Donne in premenopausa e menopausa      prescrizione medica
Gravidanza       prescrizione medica
Allattamento      prescrizione medica
Dimagrimento      prescrizione medica
Età d'oro con argento fra i capelli    prescrizione medica
Ipertensione      prescrizione medica
Osteoporosi    prescrizione medica
Stipsi    prescrizione medica
Ritenzione Idrica      prescrizione medica
Acidità di stomaco    prescrizione medica

 

In pratica che acqua devo comprare?

 Teniamo in considerazione i fattori che ci interessano per il nostro caso specifico prima di scegliere l'acqua. Non esiste una sola acqua migliore, ma quella migliore per noi, lo ripetiamo, in un determinato momento della vita.

Riportiamo una tabella di seguito in cui facciamo un paio di paragoni. Abbiamo aggiunto anche una colonna per individuare il quantitativo di arsenico eventualmente presente.

L’arsenico è classificato dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro come elemento cancerogeno certo di classe 1, e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche, e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute.

L’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acque minerali contaminate, è indicata, da una rilevante documentazione scientifica, anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche

Facciamo qualche paragone

Marca

pH

tra 6,5 e 9,5

Conduttività a 25°C (µS/cm) residuo fisso Presenza di arsenico note
 Acqua Levissima  7.8  119μS/cm  80 6.2  
 Acqua Lauretana  6.3  15.20μS/cm

 14

0.019  
 Acqua Ferrarelle  6.2  18μS/cm  1283 6.810 Acqua Minerale Naturale, Medio Minerale
Bicarbonata Calcica Fluorata Effervescente naturale
 Acqua Qualeacqua

 7.4

 55μS/cm  37  n/a  
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