Ma che cos'è il Nichel?

Il nichel è un metallo di colore bianco-argenteo, distribuito ubiquitariamente in organismi viventi e non.

Possiamo trovarlo nel suolo, nell'acqua, nell'aria, nelle piante e negli animali: proprio per questo motivo evitarlo completamente è davvero difficile. È presente, inoltre, in molti alimenti di uso comune, soprattutto in quelli di origine vegetale, che generalmente contengono molto più nichel rispetto i tessuti animali: è questa la ragione per cui, per la maggioranza della popolazione, il cibo è una delle maggiori forme di esposizione a questo metallo.
La quantità di nichel negli alimenti può variare notevolmente da un luogo ad un altro proprio a causa di una diversa concentrazione di questo metallo in terreni ed acqua, dell'impiego di fertilizzanti sintetici e pesticidi, della contaminazione del suolo con rifiuti industriali e urbani, della distanza dalle fonderie di nichel. Ne consegue che il cibo di preferenza quando si voglia eleiminare o diminuire al massimo il nichel dall'alimentazione, si deve prediligere cibo biologico o biodinamico.
Anche l'inquinamento contribuisce ad aumentare il contenuto di nichel negli alimenti o gli imballaggi che li proteggono, in particolare le lattine. Sembra, inoltre, ci sia una certa variabile stagionale: la concentrazione di nichel negli alimenti, infatti, è maggiore in primavera ed in autunno.

Ricordiamo agli amici fumatori che quantità importanti di nichel sono contenute anche nel tabacco.

Allergia al Nichel

L'allergia al nichel tende a colpire di più le donne rispetto agli uomini, ma in ogni caso risulta piuttosto diffusa. Si parla, per la precisione, di Sindrome da Allergia Sistemica al Nichel (SNAS). Questa provoca reazioni allergiche al contatto con il nichel, sia all'esterno, ad esempio a causa di oggetti che lo contengono, sia all'interno, per via di alimenti che sono ricchi di questa sostanza.
Vediamo quali sono i sintomi più comuni di questa allergia. L'allergia al nichel pare si presenti ad intensità differenti. Alcune persone riscontrano problemi soltanto a causa del contatto della pelle con oggetti e prodotti che contengono nichel, come cerniere, bottoni metallici o detergenti. Altri soggetti, invece, soffrono di fastidi quando si cibano di alcuni alimenti. Le reazioni e i sintomi possono variare da persona a persona e in base all'intensità dell'allergia al nichel. Il nichel è sia un metallo presente naturalmente nel terreno e negli alimenti, sia un prodotto di scarto industriale, ad esempio per quanto riguarda i fertilizzanti, le sigarette e i gas di scarico delle auto. È bene ricordare che l'allergia al nichel è un'allergia da accumulo. Ciò significa che, nelle persone più sensibili, un forte accumulo di nichel nell'organismo può portare allo scatenarsi di reazioni allergiche causate anche da un contatto con una minima quantità della sostanza. Altre persone presentano invece un livello di tolleranza più alto. L'allergia al nichel viene diagnosticata tramite patch test. In seguito alla conferma della sua presenza, è bene seguire i consigli indicati dall'allergologo.

Tra i sintomi più comuni di allergia al nichel troviamo:

  1. Arrossamento della pelle, dermatiti, desquamazioni e bruciore.
  2. Prurito, orticaria e comparsa di piccole pustole nelle zone che sono entrate a contatto con oggetti metallici.
  3. Nausea e vomito.
  4. Mal di testa, capogiri e vertigini.
  5. Insonnia, difficoltà ad addormentarsi.
  6. Aumento o perdita di peso apparentemente immotivati.
  7. Problemi respiratori e tachicardia.
  8. Afte e infiammazioni della bocca e delle gengive.
  9. Gonfiori addominali, gastrite, colite o stipsi.
  10. Stanchezza e malessere generale.

Alcuni consigli utili per chi soffre di allergia al nichel consistono nell'evitare o limitare, solo se necessario e sempre dietro consulto medico, gli alimenti a cui si è scoperto di essere più sensibili (ad esempio cioccolato, caffè, frutta secca o pomodori). Bisognerebbe fare attenzione anche ai cibi in scatola e alle bevande in lattina, oltre a scegliere stoviglie per cucinare in vetro pyrex o in acciaio inox garantito nichel-free.
Le persone che soffrono di allergia al nichel da contatto dovrebbero fare attenzione ad accessori metallici, compresi bottoni dei jeans, cerniere, orecchini e gioielli in generale. Consigliamo inoltre di scegliere prodotti nichel tested per la cura della persona (creme, shampoo, saponi...) e di indossare dei guanti durante le pulizie di casa.

La tolleranza all'allergene può variare molto da un soggetto all'altro. Di norma chi è allergico o intollerante al nichel a livello alimentare sa quali sono i cibi che è in grado di consumare soltanto in piccole quantità o quali sono gli alimenti che preferisce evitare per salvaguardare la propria salute. Alcuni medici potrebbero suggerirvi di evitare determinati alimenti per un certo periodo. Online sono presenti numerose tabelle che indicano gli alimenti più o meno adatti a chi mal sopporta il nichel, ma è sempre bene valutare con il proprio medico il da farsi e seguire una dieta adatta a seconda delle proprie esigenze e condizioni di salute. Ciò che è certo, è che alcuni alimenti contengono più nichel di altri.

Alimentazione e Nichel

Gli alimenti rappresentano per l'uomo la principale fonte di nichel e il nichel è presente nella maggior parte dei costituenti di una normale dieta dell'uomo. I prodotti vegetali hanno un contenuto di nickel decisamente superiore rispetto ai prodotti alimentari di derivazione animale e tra gli alimenti di derivazione animale (carni, latticini e uova) l'uovo è quello a più alto
contenuto.

Ecco un breve elenco di alcuni degli alimenti che contengono più nichel:

  1. Cioccolato e cacao in polvere: il cioccolato è una delle fonti di nichel più concentrate. Il cioccolato fondente ne contiene 2,6 microgrammi per grammo, il cioccolato al latte 1,2 e il cacao in polvere 9,8.
  2. Anacardi: gli anacardi contengono 5,1 microgrammi di nichel per grammo. Tra la frutta secca, gli anacardi sono una delle maggiori fonti di nichel, a cui sarà necessario fare più attenzione, soprattutto se presenti in tracce nei prodotti industriali e confezionati.
  3. Pomodori e ortaggi: tra gli ortaggi più ricchi di nichel troviamo i pomodori, ma il nichel è contenuti anche in asparagi, broccoli, carote, cavoli, cavolfiori, fagiolini, finocchi, lattuga, sedano, radicchio e altri ortaggi. Sono di solito più tollerati: cetrioli, zucca, zucchine, melanzane e peperoni.
  4. Spinaci: anche gli spinaci contengono una certa quantità di nichel, pari a 0,30 microgrammi per grammo e sono tra le verdure da tenere maggiormente sotto controllo in caso di allergia o intolleranza al nichel, accanto a cibi come pomodori e lenticchie.
  5. Legumi e frutta secca: chi è allergico al nichel potrebbe dover moderare il consumo di legumi e di frutta secca, con particolare riferimento alle lenticchie, ai ceci, alla soia, alle noci, alle nocciole e alle mandorle. I fagioli rossi, ad esempio, contengono 0,45 microgrammi di nichel per grammo.
  6. Frutta essiccata: la frutta essiccata contiene quantità di nichel maggiori rispetto alla frutta fresca. ciò potrebbe dipendere anche dai trattamenti industriali. Tra la frutta essiccata possiamo trovare fichi, uvetta, albicocche e prugne.
  7. Bevande: chi è particolarmente sensibile al nichel dovrebbe fare attenzione ad alcune bibite e bevande, con particolare riferimento alla cioccolata, al caffè, al tè e alla birra, ma anche a tutte le bibite contenute in lattina.
  8. Cibi in scatola: i cibi conservati possono incrementare il loro contenuto di nichel a causa del materiale del contenitore. Attenzione a lattine e scatolette. Tra i cibi in scatola si possono trovare tonno, carne, legumi, frutta e verdure. Meglio scegliere le alternative fresche o confezionate in altri materiali in caso di allergia al nichel.
  9. Cereali: tra i cereali più ricchi di nichel troviamo l'avena, il mais, il miglio e il grano saraceno. Bisogna prendere in considerazione sia i cereali in chicco che le relative farine e i prodotti confezionati che possono contenerle.
  10. Frutti di mare e pesce (soprattutto di grossa taglia): per quanto riguarda gli alimenti non vegetali, tra le maggiori fonti di nichel troviamo i frutti di mare e il pesce (ben nota fonte di metalli pesanti), con particolare riferimento alle ostriche, al salmone, ai gamberi e alle cozze, ma anche ad aringhe e sgombri.

Vi ricordiamo in conclusione che gli studi ed i dati relativi a diete a basso contenuto di nichel sono incongruenti fra loro. Se teniamo in considerazione quello che abbiamo già detto, cioè che la concentrazione di nichel varia da zona a zona, ta tipo di agricoltura e da altri fattori ambientali, questo dato non ci risulta poi tanto strano. In definitiva: un broccolo neozelandese potrebbe contenere più o meno nichel di un broccolo italiano e quindi se lo studio che leggete su internet é neozelandese o italiano, il risultato potrebbe essere diverso. Come sempre vi ricordiamo che su internet si trova un po' di tutto, vi consigliamo quindi sempre di verificare le fonti!

Vi lasciamo con un paio di ricette : Gazpacho senza nichel con melone e menta e Insalata di farro senza nichel.
Bon appetit!

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