Gli americani la studiano dagli anni 50. Loro son sempre avanti. Soprattutto quando si tratta di utilizzare prodotti chimici senza pensare a conseguenze possibili sul pianeta, sugli animali e sulle persone che lo abitano. Qualche anno fa, uno studio dell’Accademia Nazionale delle Scienze Americana ha stimato in 37 milioni di statunitensi i malati di Sindrome MCS (Sindorme da sensibilità Chimica Multipla). Loro hanno iniziato a studiarla seriamente dopo la prima guerra del Golfo Persico (ci riferiamo all'attacco degli USA all'Iraq del 1991). Vi ricordate la storia dei veterani americani con la sindrome del Golfo Persico? Si stima che il 30% dei veterani di quella guerra soffrisse di affaticamento cronico, mal di testa e perdita di memoria, problemi respiratori e infiammazioni alla pelle, nausea, tachicardia, dolori muscoloscheletrici, disturbi gastrointestinali. la sindrome ha avuto conseguenze molto gravi nei veterani, sino a provocare emorragie, collassi, ictus o infarti. Ancora, l’infiammazione cronica, tipica di questa sindrome, ha portato a sviluppare con alta incidenza forme tumorali e leucemiche.
Ecco, questa situazione si è manifestata con una presenza sempre più ingombrante anche nei civili che la guerra l'hanno vista solo al telegiornale. E allora, iniziamo a capire cosa sia, da cosa dipenda e come affrontarla. Si parla, è bene dirlo subito, prima che nascano bufale sul web, che per il dramma del Golfo, si parla di un modoello di MCS unico. E la ragione non ha niente a che vedere con lobby più o meno esistenti. Semplicemente non esistono civili che normalmente si sottopongo allo stesso fattore scatenante a livelli così alti in periodi così ristretti di tempo di un militare che abbia a che fare con armi chimiche di distruzione di massa.
Diciamo subito che, nonostante alcuni autori avanzano dubbi sulla reale esistenza di questa malattia come entità patologica a sé stante, si tratta di una sindrome ufficialmente riconosciuta da moltissimi governi. La Classificazione Internazionale delle Malattie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), ICI-10, la riconosce sotto il codice T 78.4, “allergia non specificata”.
Purtroppo, è una malattia che pochi conoscono e che la maggior parte dei medici riconosce con difficoltà. La malattia si caratterizza infatti per una serie di sintomi differenti, che possono colpire ogni organo, e le sue manifestazioni sono estremamente differenti da persona a persona e infatti il nome stesso dato alla patologie è piuttosto generico.
I sintomi più frequenti, ed altamente lesivi della qualità della vita della persona, fino all’invalidità, sono quelli di tipo allergico come difficoltà respiratoria, nausea, emicrania, dermatiti da contatto, vertigini, ipersensibilità agli odori e manifestazioni, talvolta anche gravi a livello neurologico, come sdoppiamento della personalità e amnesia. Si tratta di una malattia che causa moltissime patologie disabilitanti che interessano vari sistemi fisiologici: sistema renale; gli apparati respiratorio, cardiocircolatorio, digerente, tegumentario (cute, derma con ghiandole sudopripare e sebacee, peli etc), sistema neurologico; sistema muscolo scheletrico ed endocrino-immunitario.
Questa sindrome può colpire chiunque a qualsiasi età e classe sociale, ma soprattutto alcuni lavoratori particolarmente esposti a sostanze tossiche, in un rapporto uomini/donne di 1 a 3.
Abbiamo utilizzato e sottolineato il termine "allergico", perchè la Sensibilità Chimica Multipla è una sindrome immuno-tossica infiammatoria simile all'allergia e molto spesso scambiata con essa, poiché i sintomi appaiono e scompaiono con l’allontanamento dalla causa scatenante, ma le sue dinamiche e il suo decorso sono completamente diversi, ovvero si perde per sempre la capacità di tollerare gli agenti scatenanti. Parliamo dunque di una sorta di allergia forte che, come tutte le forme di intolleranza o ipersensibilità, rimangono silenti fino ad una certa soglia, detta soglia di tolleranza, oltre al quale si scatenano in un inferno per la persona che ce le ha. Ma se associamo questa sindrome all'allergia, allora dobbiamo trovare anche la sua causa scatenante. Se il fieno fa scatenare gli allergici al fieno, il gatto fa impazzire gli allergici alla saliva del gatto, il glutine fa star male i celiaci, allora diventa fondamentale, capire quali sono gli agenti scatenanti per questa sindrome. Basta souspance! Diciamolo tranquillamente: gli agenti sono certamente dei reagenti chimici. Dalla benzina all'inchiostro, passando per tutti i detergenti chimici e prodotto per la pulizia per la casa e la persona che usate a casa vostra, alcool, vernici, solventi, colle, smalti, catrame, disinfettanti, anestetici, profumi, pesticidi, insetticidi, antiparassitari (avete presente quelli per le pulci dei vostri adorati animali? Ecco perchè abbiamo scritto questo post) prodotti plastici; in pratica tutto ciò che è di derivazione petrolchimica, oltre ad alcune medicine e, soprattutto, ad alcuni loro additivi, presenti tra l’altro anche in vari prodotti di genere alimentare.
Di seguito vi riportiamo il riassunto di uno studio che è stato fatto su 135 persone (il 75% sono donne). Queste persone, che riportavano una MCS hanno dichiarato di essere state sottoposte a diversi tipi di agenti scatenanti (non solamente uno alla volta, ma più agenti insieme). Nello schema vedete quali sono questi gruppi di sostanze con il numero di persone che lo hanno indicato.
Pesticidi | 39 | Composti di rame | 2 |
Solventi/Petrolio-benzina | 15 | Strutture artistiche in legno | 3 |
Materiali per la costruzione di case | 55 | Inchiostri | 2 |
Emissioni di gas di cloro | 1 | Microscopia elettronica | 1 |
Cromature/Placcature | 2 | Altro | 15 |
Su questi stessi 135 pazienti sono stati effettuati dei test diagnostici per evidenziari quali possibili riscontri scientifici ed oggettivi potessero esserci. Ebbene, il 45% dei pazienti risultava avere un elettrocardiogramma "abnormal", ossia non in linea con uno che ci si aspetterebbe da una persona sana. Il 47% ha avuto un risultato "abnormal" del neurometer, che valuta la funzionalità dei nervi afferenti, il 33% non rispnde bene ai test audiometrici (BAER) per lo studio della funzionalità delle via acustiche, nel 28% la risonanza magnetica mostrava qualcosa che non andava.
Nel 1992 uno studio statunitense, dimostra un quadro di evoluzione della sindrome, e da allora sono stati raggruppati una ventina di modelli di evoluzione non lineari. In linea gnerale si può dire che esistano, ad oggi, 4 stadi genericamente individuati
STADIO 0 – LA TOLLERANZA: ci include tutti. In questo stadio esiste l’abilità di un individuo a sopportare l’ambiente chimico circostante.
STADIO 1 – SENSIBILIZZAZIONE: o fase irritante, che si verifica quando una persona è sottoposta ad una esposizione chimica acuta ad alte dosi o ad una esposizione cronica insidiosa. I sintomi dei pazienti in seguito all’esposizione chimica, non sono rilevabili clinicamente in generale. I disturbi possono includere dolore alle articolazioni e ai muscoli, cefalea, affaticamento (stanchezza cronica), rossore, prurito, nausea, tachicardia, asma, insufficiente circolazione periferica, etc.
STADIO 2 – INFIAMMAZIONE: l’esposizione chimica determina una infiammazione cronica dei tessuti, come ad esempio artrite, vasculiti, dermatiti, asma non allergico, coliti, miositi, riniti, circolazione periferica molto problematica. Sono presenti sia sintomi che segni obiettivi rilevabili clinicamente. La progressione avviene in seguito a nuove esposizioni in corso, ma se non si è ancora verificato il danno ai tessuti, il processo può essere invertito con l’evitamento chimico e specifiche cure di disintossicazione.
STADIO 3 – DETERIORAMENTO: l’infiammazione cronica causata dall’esposizione chimica produce danni del tessuto, come lesioni al sistema nervoso centrale, al rene, al fegato, al polmone, al sistema immune etc. Questo livello è irreversibile: “Una volta che i tessuti sono danneggiati e la funzione dell’organo compromessa rimangono poche le speranze nella pratica medica corrente di invertire il processo”. Patologie comuni in questo stadio sono ad esempio lupus, ischemie, cancro, autoimmunità, forme degenerative reumatiche, sclerosi multipla, porfiria.
I ricercatori ne hanno concluso che si tratti di una malattia causata da una ridotta capacità da parte del corpo di metabolizzazione delle sostanze xenobiotiche a causa di una carenza genetica o della rottura dei meccanismi enzimatici di metabolizzazione a seguito della esposizione tossica.
Attualmente la patologia non è inserita tra quelle riconosciute come esenti dal nostro sistema sanitario nazionale tuttavia alcune regioni - per l'esattezza Toscana, Emilia Romagna e Abruzzo - grazie all'autonomia in materia, hanno dato alla malattia questo riconoscimento.
I nostri consigli
Vi consigliamo senza dubbio di parlarne con il vostro naturopata e con il medico curante e di chiedergli di poter effettuare le analisi del sangue e i test che riterrà più opportuni.
Senza dubbio vi consigliamo di apportare qualche modifica al vostro stile di vita.
1)Sudare
i pazienti con sintomi frequenti avvertono di solito un miglioramento graduale con un aumento del sudore. Questo può essere fatto con una sauna, anche se le persone non dovrebbero sentire la necessità di usare la sauna durante la stagione calda, perché ci sono altri modi per sudare in quel periodo. Ricordiamoci di bere un grande bicchiere di acqua prima dell’entrare nel sauna e un altro grande bicchiere dopo e mantenere un’ampia idratazione durante il resto del giorno.
2) Evitate di utilizzare prodotti chimici che possano crearvi problemi (e anche l'ambiente ed il mare vi ringrazieranno). Cercate di prendere prodotti che non contengano residui petrolchimici, cercate di evitare i siliconi nelle creme, shampoo etc. Evitate emulsioni e creme con microcristalli e microparticelle varie, che i provocano la morte di pesci e a voi potrebbero causare infiammazione. Per quanto riguarda i prodotti per la pulizia della casa, vi consigliamo di andare quanto più possibile sul naturale : dall'eccellenza del vapore per pulire e disinfettare al tea tree oil ai prodotti per la detergenza ecofriendly .
3) Alimentazione
Abbiamo visto come i pesticidi, alcuni additivi e alcuni farmaci usati normalmente in allevamenti e agricoltura possono portare dei disturbi. Un'alimentazione BIOLOGICA é fondamentale, sempre più lo stiamo appurando, proprio per evitare questo tipo di problematiche. Mangiate cibi interi, cibi integri, biologici e di stagione rigorosamente.
4) Antinfiammatori
Ci sono dei rimedi naturali che funzionano come antinfiammatori in modo molto efficace. Chiedete consiglio al vostro naturopata o medico di fiducia quale sia il migliore per voi.
5) Non fate autodiagnosi, non vi affidate a non professionisti del benessere e della salute, non prendete prodotti che non vi siano stati suggeriti da persone competenti (e no, leggere su wikipedia/internet o su una rivista o guardare un tizio su youtube, non solo non basta a fare di voi dei medici, ma potrebbe essere dannoso per la vostra salute). In questo post, noi vogliamo invitarvi a parlarne con persone competenti, non vogliamo invitarvi a fare autodiagnosi.
6) Mezzi di trasporto.
Iniziate a pensare di muovervi quanto più possibile a piedi o in bicicletta. Se lavorate lontano da casa, prendete i mezzi di trasporto comuni, in modo da evitare che la problematica generale peggiori. Iniziate altrimenti a pensare, quando vorrete cambiare auto, ad una ibrida o elettrica. Ormai non costano più un'esagerazione, ci sono sempre più offerte che possono risultare interessanti e, senza dubbio, inquinano meno.