Ogni giorno entriamo in contatto con sostanze tossiche. Queste sostanze sono presenti spesso nell'ambiente e possono venire a contatto con l'organismo diventando cause o concause di diverse funzioni fisiologiche, attraverso l'alterazione degli equilibri metabolici.
Tali sostanze possono anche essere generate da disfunzioni dell'organismo derivanti da alterazioni metaboliche prodotte da alcune malattie.
Inoltre l'assunzione di farmaci crea un certo grado di tossicità che l'organismo deve eliminare. 

Di quali sostanze stiamo parlando?

Ammonio:  è un composto prodotto da batteri intestinali e dalle cellule dell'organismo durante la digestione delle proteine. Come prodotto di scarto, l’ammonio è normalmente trasportato al fegato, dove è convertito in urea e glutammina. L’urea è poi trasportata dal sangue ai reni, dove è escreta con le urine. Se questo “ciclo dell’urea” non è completo, l’ammonio non viene correttamente processato ed eliminato dall'organismo, si accumula nel sangue e passa attraverso la barriera ematoencefalica. Altre fonti di ammonio sono il rene e il muscolo.

Nel cervello, l’ammonio e altri composti metabolizzati dal fegato possono accumularsi e causare encefalopatia epatica, come accade quando la funzionalità epatica è ridotta a causa di alcune patologie quali cirrosi o epatiti. L’encefalopatia epatica causa variazioni mentali e neurologiche che possono dar luogo a confusione, disorientamento, sonnolenza, ed infine coma e anche morte.

Neonati e bambini con aumentati livelli di ammonio possono vomitare frequentemente, essere irritabili e sempre più letargici. Non curati possono avere epilessia, difficoltà respiratoria ed andare incontro a coma.


Tossine: L’ambiente in cui viviamo è pieno di particelle nocive che possono penetrare nell’organismo attraverso l’aria, l’acqua, il cibo e molte altre fonti con cui siamo sempre a contatto.

Il sovraccarico di tossine impedisce il corretto funzionamento degli organi preposti per depurare il nostro corpo, con gravi ripercussioni sulla nostra salute fisica ed emotiva. La stanchezza, le difficoltà di concentrazione e il desiderio di dormire in orari non abituali sono ragioni sufficienti per ritenere che il corpo si trovi in uno stato di sovraccarico di tossine. Quando nonostante si osservi un regime alimentare equilibrato e si abbia un’attività fisica costante, il peso continua ad aumentare, potrebbe trattarsi di un problema ormonale. Questa condizione potrebbe essere determinata da una sorta di intossicazione da tossine, la quale interferisce con il funzionamento delle cellule e soprattutto con le ghiandole endocrine, quelle che producono ormoni, tra cui anche la tiroide.

Altro segnale importante che il corpo ci offre per capire l'eccesso di tossine è l'ipertermia. L’ipertermia, ovvero la sudorazione eccessiva, è un altro segnale “chiave” che il corpo – il fegato in particolare – sta affrontando un sovraccarico di lavoro. Alla ricerca di altre vie di disintossicazione, il fisico tende infatti a espellere le tossine anche attraverso l’aumento del sudore. Infine, la comparsa di acne, eruzioni cutanee, reazioni allergiche, ma anche di occhiaie e psoriasi, è un chiaro segnale che il corpo è “intossicato” e ha bisogno di una profonda azione detox.

 

Nitrosamine: i nitriti e le ammine possono combinarsi dando origine alle nitrosamine, che sono composti cancerogeni. Le ammine sono presenti nei prodotti alimentari contenenti proteine (carne, salumi, formaggi).

Il nitrito è un componente del salnitro impiegato nella preparazione degli insaccati per esaltare il colore e il sapore della carne. Il nitrito si forma anche nelle verdure ad alto contenuto di nitrati .
La trasformazione dei nitrati in nitriti può avere luogo negli alimenti, durante la loro preparazione o all'interno dell'organismo umano.

Riassumendo, le nitrosamine sono presenti in quantità elevata specialmente nella carne sotto sale e negli insaccati.
Evitate di cuocere ai ferri o di arrostire la carne sotto sale, poiché il calore accresce il suo contenuto di nitrosamine.
Evitate di gratinare eccessivamente affettati e formaggi (p.e. il prosciutto e il formaggio sul toast o sulla pizza).

 

Nitrati: Il nitrato di per sé è innocuo. In determinate circostanze (p.e. lunghi tempi di conservazione, calore, pH acido) può però trasformarsi in nitrito, dagli effetti tossici. L'assunzione di nitrati andrebbe perciò limitata il più possibile. La loro concentrazione negli ortaggi dipende da vari fattori: maggiore è l'aggiunta di azoto nel terreno e la quantità di concimi in eccesso rispetto al normale fabbisogno, più elevato è il contenuto di nitrati nelle verdure e nell'acqua potabile. In proporzione, gli ortaggi da colture bio contengono perciò meno nitrati.
Le piante hanno bisogno di luce naturale per impiegare i nitrati nella sintesi di proteine necessarie alla loro crescita. Maggiore è l'esposizione dei vegetali ai raggi solari, minore è il loro contenuto di nitrati.
In altre parole:

  • gli ortaggi coltivati in pieno campo contengono meno nitrati di quelli prodotti in serra,
  • le verdure estive contengono meno nitrati di quelle invernali
  • gli ortaggi raccolti dopo il tramonto contengono meno nitrati di quelli raccolti la mattina.
  • I vegetali accumulano nitrati in misura diversa. Esistono perciò ortaggi a basso, a medio e ad alto contenuto di nitrati.

Ortaggi ad alto contenuto di nitrati: lattuga, cavolo rapa, lattuga cappuccina, crescione, bietola da costa, ravanello, rafano, rabarbaro, rapa rossa, spinacio

Ortaggi a medio contenuto di nitrati: cima di rapa, indivia, finocchio, cavolo riccio, sedano, cavolo bianco, cavolo verza, zucchino

Ortaggi a basso contenuto di nitrati: melanzana, fagiolino, cavolfiore, broccolo, cicoria, pisello, cetriolo, patata, germogli, carota, peperone, funghi, porro, cavoletto di Bruxelles, cavolo rosso, radice amara, asparago, pomodoro, cipolla.

Anche la distribuzione dei nitrati nell'ortaggio è variabile, con concentrazioni più elevate nei gambi, nelle costole, nelle foglie esterne e nella scorza.

Consigli:
Limitate il consumo di verdura ad alto contenuto di nitrati, specialmente nei mesi invernali.
Acquistate preferibilmente verdura fresca di stagione, proveniente da aziende biologiche "certificate".
Non acquistate ortaggi coltivati in serra.
Nel vostro orto evitate i concimi chimici! Un buon compost maturo e interventi mirati danno vitalità al terreno, favorendo una crescita sana e vigorosa delle vostre piante.
Raccogliete gli ortaggi preferibilmente la sera anziché la mattina.

Metalli pesanti: di cui abbimao ampiamente parlato in questo articolo dedicato ai perturbatori endocrini

Radicali liberi,  ossia il prodotto di reazioni chimiche fisiologiche che utilizzano l’ossigeno. Sono molecole particolarmente reattive che contengono almeno un elettrone spaiato nel loro orbitale più esterno. Sono altamente instabili e cercano di ritornare allo stato di equilibrio sottraendo ad altri atomi vicini l’elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine ad ulteriori nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non mantenuta entro valori “fisiologici”, può danneggiare le strutture cellulari. Esiste una varietà eterogenea di radicali che, ove presenti in quantità eccessiva, diventano tossici per l’organismo e causano l’invecchiamento e la morte della cellula. Se la morte cellulare non avviene secondo il meccanismo fisiologicamente programmato dell’apoptosi, possono innescarsi vie replicative e degenerative impreviste che sono riconosciute alla base di numerosi processi patogenetici cronici, compresi i tumori, e l‘invecchiamento precoce. 

Pesticidi:  sono microrganismi o sostanze chimiche utilizzate in agricoltura per eliminare tutto ciò che danneggia le piante coltivate (per esempio: parassiti animali o vegetali, oppure insetti che trasmettono diverse malattie alle piante) e compromette la produttività del terreno e la qualità del raccolto. L'accumulo di pesticidi nella catena alimentare. Le sostanze che nel corpo non vengono degradate oppure vengono degradate ed eliminate difficilmente si accumulano nella catena alimentare. Quanto più tempo rimane nella catena alimentare, tanto maggiore diventa la concentrazione di queste sostanze.

Sostanze radioattive, fra cui ricordiamo:  Iodio-131 è un grave pericolo a breve termine, si concentra nella tiroide, dove può provocare diversi tipi di tumore e altri disturbi come il morbo di Basedow e tiroiditi autoimmuni. Il cesio-137 è un pericolo biologico perché nello stesso gruppo chimico del sodio e del potassio, e si accumula nei muscoli, tra i sottoprodotti di fissione liberati da esplosioni e incidenti costituisce un serio pericolo a medio termine, dato che la sua emivita è di circa 30 anni. Si concentra nei muscoli ed è sospettato di essere in rapporto all'aumento di incidenza dell'estremamente letale cancro del pancreas. E l' Uranio, fortemente cancerogeno (soprattutto leucemia e linfomi), mutageno e depressore del sistema immunitario (causa neutropenia a addirittura aplasia midollare che porta a infezioni opportunistiche). Danneggia anche i sistemi ematologico, cutaneo, intestinale e nervoso.

 

Cosa fanno queste sostanze al nostro organismo? 


Nelle singole patologie quanto può essere causa o conseguenza, in percentuale, l'incidenza di questo complessivo stress?
Nessuno lo può sapere concertezza assoluta. Possiamo però far rilevare ciò che l'indagine scientifica dice, e cioè che il ruolo di stress ossidativo, metalli pesanti e tossine, è rilevante e\o concomitante in tutte le patologie.

 

Come possiamo difenderci?

 

Molte sono le cose che possiamo fare. Intanto cerchiamo di scegliere con cura gli alimenti, i capi di abbigliamento, i detersivi che usiamo per le nostre case.

Qunado però volessimo fare una pulizia a fondo, possiamo aiutarci con la zeolite.
La soluzione viene dall'incontro tra lava incandescente e acqua salmastra dei mari, nasce un prezioso inerale di origine vulcanica con funzioni antiossidanti, detossificanti e depurative.
L'attività della zeolite deriva da interazioni di tipo fisico che le consentono di legare sostanze tossiche e radicali liberi nel tratto gastrointestinale.
L'influenza sull'intero organismo deriva dall'equilibrio esistente fra questo e l'intestino.
La sottrazione è selettiva e non coinvolge le funzioni fisiologiche.
A causa degli equilibri osmotici tra parete intestinale ed il resto dell'organismo, più si sottraggono sostanze dall'intestino, più l'organismo invia nel lume intestinale le stesse sostanze che ha accumulato a livello sistemico.
La zeolite quindi, attraversp ol richiamo nel lume gastrointestinale sottrae dall'intero organismo sostanze tossiche di varia natura:
Pura la 100% proviene da cave in Germania e Austria. Si tratta di un prodotto sicuro e nin tossico; le tracce del minerale sono totalmente eliminate per via intestinale in 6\8 ore dall'ultima assunzione, venendo completamente espulse con il carico tossinico assorbito.
La zeolite funziona anche da antiossidante catturando i radicali liberi

 

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