Un rimedio antichissimo che viene dalla Liguria, usato con successo ancora oggi come coaudiuvante in presenza di molti dolori acuti, quali colpi d'aria, torcicollo, dolori cervicali, periartriti alle spalle e alle braccia, artriti, reumatismi, dolori articolari, problemi di circolazione, crampi e contusioni.
Lo zolfo è conosciuto da sempre, soprattutto in Liguria, in Sudamerica ed in Provenza per le sue numerose proprietà. Il suo uso esterno è particolarmente indicato nei casi di torcicollo e indolenzimento. Questo perché lo zolfo è igroscopico, assorbe cioè l'umidità infiltrata nel tessuto muscolare, dando rapido sollievo. Inoltre è un catalizzatore che, fatto scorrere sulla parte dolente, esercita per sfregamento un'azione di annullamento delle cariche elettrostatiche negative. In pratica, il cannulo assorbe gli elettroni , permettendo di scaricare l'energia elettrostatica negativa, così da portare immediato beneficio alla parte dolorante.
Rotolare e strofinare leggermente sulla parte interessata per 4/5 minuti, alternando con brevi movimenti di rotazione. In alcuni casi si può avvertire un rumore simile ad uno "scoppiettio" o si può verificare la rottura del cannulo stesso. Ciò non ne pregiudica l'efficacia ma mostra l'esistenza di una reazione in atto. I piccoli scoppiettii segnalano l'azione dello zolfo che assorbe le tensioni elettrostatiche presenti nella zona.
I cannelli assorbono meglio le tensioni se sono freddi, soprattutto se si usano in estate. Metteteli in congelatore almeno 5 minuti prima di usarli.
Se si spezzano, sbriciolateli e scioglieteli in acqua calda per fare pediluvi e impacchi alle zone doloranti.